I Requisiti Passivi

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Con il termine Requisiti acustici passivi si intendono tutte quelle prestazioni che le partizioni edilizie sono in grado di opporre alla trasmissione del rumore per il semplice fatto di esserci. L'aggettivo "passivo" si contrappone al termine “attivo” che invece prevede il contrasto del rumore attraverso tecniche di cancellazione del segnale (non esclusivamente nell’acustica edilizia).

In Italia i parametri presi in considerazione sono quelli riportati nella tabella seguente.

Parametro

Definizione

Scopo

Norma tecnica di riferimento

R’w

potere fonoisolante  apparente di elementi di separazione fra ambienti

Isolamento acustico per via aerea fra ambienti adiacenti, affiancati o sovrapposti.

ISO 140-4

ISO 717-1

D2m,nT,w

isolamento acustico standardizzato di facciata

Isolamento acustico tra esterno e interno dell'edificio.

ISO 140-5

ISO 717-1

L’n,w

livello normalizzato di rumore di calpestio di solai

Rumore trasmesso per via strutturale.

ISO 140-7

ISO 717-2

LASmax

livello massimo di pressione sonora, ponderata A con costante di tempo slow

Rumore di impianti a funzionamento discontinuo

UNI 11367

LAeq

livello continuo equivalente di pressione sonora, ponderata A

Rumore di impianti a funzionamento continuo

ISO 8199

UNI 11367

Per meglio comprendere cosa indica ciascun parametro, di seguito ne viene fornita una breve descrizione:

·         Il potere fonoisolante quantifica quanta potenza sonora viene trasmessa da un divisorio (sia esso orizzontale o verticale) rispetto alla potenza sonora totale incidente dall’altra parte;

·         L’isolamento acustico è un descrittore concettualmente analogo al precedente, ma si determina in modo differente;

Entrambi questi requisiti rispecchiano un livello di isolamento e quindi il valore in opera dovrà essere almeno pari al limite imposto, meglio se maggiore.

·         Il livello di calpestio quantifica attraverso una procedura standardizzata la quantità di energia trasmessa tra un ambiente e un altro per via strutturale (a differenza dei precedenti che invece analizzavano la trasmissione per via aerea). La verifica avviene percuotendo il solaio con cilindri calibrati per simulare una sollecitazione tipo “passaggio di persona con tacchi”;

·         Il livello di rumore per gli impianti discontinui (ad esempio scarichi igienici e impianto di sollevamento) prende in considerazione il rumore massimo rilevabile durante il ciclo di funzionamento trasmesso per via aerea;

·         Il livello di rumore per impianti continui (tipicamente il sistema di ventilazione) considera un valore mediato su un periodo di tempo rappresentativo del funzionamento.

A differenza dei primi due requisiti, questi ultimi descrivono invece un livello di rumore e di conseguenza i valori misurati in opera dovranno mantenersi al di sotto dei limiti imposti.

Tutti questi parametri sono funzione della frequenza, ma per il confronto con i limiti legislativi vengono sintetizzati nella forma di cosiddetti “indici unici” secondo la procedura stabilita dalle normative della serie ISO 717.


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A cura di Anna Marchesini
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