Come riportato tra gli altri anche da Shield e Dockrell [1]e da Astolfi [2], negli ultimi anni la comunità internazionale si sta mettendo in moto, introducendo ex novo o aggiornando i testi di riferimento relativi all’acustica degli edifici scolastici.
A riguardo, in Italia è tuttora vigente la Circolare Ministeriale n.3150 del 22/05/1967 dal titolo “Criteri di valutazione e collaudo dei requisiti acustici negli edifici scolastici”, in cui si richiede un tempo di riverberazione medio tra i 125 e i 2000 Hz non superiore a 1.2 s per aule arredate e non occupate (a meno dei due tecnici per l’esecuzione delle misure) e non superiore a 2.2 s per le palestre.
Il D.M. del 18 dicembre 1975 inoltre, tratta all’interno del testo anche di spazi quali mense e refettori e prevede un tempo di riverberazione ottimale nelle bande tra 250 e 2000 Hz funzione del volume dell’ambiente da valutare, secondo i diagrammi riportati di seguito.
In Italia inoltre, esiste un testo di riferimento più recente redatto principalmente per i requisiti passivi, ossia la normativa UNI 11367 pubblicata nel luglio 2010, che però non è cogente e può essere utilizzata solo a carattere volontario. Questo riferimento è molto importante perché , nell’Appendice C viene sottolineata l‘importanza di valutare altri parametri quali il tempo di riverberazione e la chiarezza, per quegli «[…]ambienti dove il comfort acustico e in specifico l’intelligibilità del parlato, rivestono un’importanza fondamentale (aule scolastiche, ambienti espositivi, sale da conferenza, mense, ecc.)[…]».
Tale testo permette di calcolare il TR ottimale medio per le bande di frequenza tra 500 e 1000 Hz attraverso la seguente espressione (per ambiente arredato e non occupato dalle persone):
dove V è il volume espresso in metri cubi.
Nel testo normativo viene infine indicato come estendere tale valore anche per le bande di frequenza centrate a 250, 2000 e 4000 Hz semplicemente considerando il 20% in più del valore ottimale appena calcolato.
L’unico testo nella realtà europea che tratta esplicitamente il tema del comfort acustico per studenti con deficit uditivo è il Building Bulletin 93 inglese dove si raccomanda un tempo di riverberazione medio nelle ottave tra 500 e 2000 Hz non superiore a 0.4 s. Anche queste indicazioni possono essere estese ad un campo di frequenze più ampio, come indicato nel BATOD.
Di recente pubblicazione (aprile 2014) da parte dell'ente normativo italiano (UNI) è infine la normativa che raccolgie alcuni tra i valori più significativi del tempo di riverberazione e non solo della legislazione e della normativa a livello europeo. All'interno di essa, non vi sono solo ambienti scolastici, ma un numeroso gruppo di tipologie di locali. Questo testo è identificato dalla sigla UNI 11532 - Acustica in edilizia - Caratteristiche acustiche interne di ambienti confinati e contiene al suo interno anche riferimenti ad ambienti specifici, ad esempio "aula insegnanti, aula informatica, aula di musica" e così via. E' importante sottolineare che mediamente i valori tratti dalla legislazione italiana sono sempre maggiori di quelli riportati nei testi europei. Questo per sottolineare ancora una volta l'importanza di un aggiornamento sul tema dell'acustica a scuola.
[1]. B.M. Shield, J.E. Dockrell, The effects of Noise on Children at School: A Review, Building Acoustics 10(2), pp.97-116, (2003).
[2]. A. Astolfi, Normative e linee guida internazionali in tema di edilizia scolastica, ATTI Acustica e ambienti scolastici, (2004).