La scuola primaria Melzi è situata nel quartiere San Bartolomeo nella zona nord ovest del Comune di Brescia. Come già riportato per altri casi, in esso è vigente una zonizzazione acustica approvata nel 2006 e l'edificio in esame rientra in Classe IV. Nell'immagine che segue è possibile vedere un estratto della classificazione acustica (affiancata dalla relativa legenda) in cui è evidenziata la scuola Melzi con un riquadro rosso. Si presti attenzione che la struttura non è neppure segnalata come edificio scolastico, come invece avviene per l'area alle sue spalle messo in rilievo da una linea verde.
La situazione di questa scuola è molto critica perchè, oltre ad essere in una classe acustica non rappresentativa della tutela che bisognerebbe garantire agli edifici per l'istruzione, inoltre essa sorge a stretto contatto con una zona industriale che ammette limiti ancora maggiori. Quando però ci si trova di fronte a queste situazioni bisogna fermarsi e chiedersi come mai è stato possibile l'insorgere di tali condizioni. E' nata prima l'attività produttiva o la scuola? Nel primo caso sarebbe stato opportuno in termini urbanistici prevedere un cuscinetto fatto da attività commerciali, evitando aree esclusivamente residenziali o zone particolarmente protette, anche a tutela dell'attività già insediata nel territorio. In ogni caso caso, sarebbe stato assolutamente da evitare il permesso di costruire ad una o all'altra presenza perchè incompatibili tra loro.
Ma nell'evidenza del fatto compiuto, cosa può essere fatto per limitare il danno all'uno e all'altro? Dal punto di vista scolastico, sarà certamente di primaria importanza dotarsi di serramenti idonei per un isolamento quanto migliore possibile, evitando di tenere le finestre aperte durante le ore di lezione.
Nel corso del Progetto, ad oggi la scuola è stata soggetta a misure di tipo binaurale, di requisiti passivi e di tempo di riverberazione. Avendo appurato in altre situazioni che la riverberazione interna è spesso una delle criticità più diffuse, ci si è naturalmente concentrati su questa tematica. Si raccomanda di proseguire le analisi per quanto riguarda il monitoraggio del rumore esterno (e quindi il rispetto dei limiti assoluti e differenziali) e la verifica dell'isolamento di facciata.
Le aule prese in considerazione sono due, perchè una ha già beneficiato in passato di un intervento acustico che ha previsto l'inserimento di un controsoffitto e di alcune lastre di materiale poroso alle pareti, come mostrato nelle fotografie seguenti.
Il tempo di riverberazione misurato in data 10/05/2013 e mediato nello spazio, mostra l'andamento riportato nel grafico. Risulta evidente non solo il rispetto dei limiti legislativi e normativi, ma anche un ottimo accordo con i valori suggeriti dal testo inglese BB93 per gli studenti con deficit uditivo.
Questo risultato, se posto a confronto con un'aula geometricamente equivalente, è indicativo di quanto sia indispensabile prevedere una correzione acustica nei locali scolastici, allo scopo di una fruizione adeguata. Di seguito vengono mostrate alcune fotografie dell'altro locale scelto per i rilievi e il grafico del tempo di riverberazione mediato nello spazio. Come si può notare, l'aula non presenta alcun trattamento acustico e i valori sono decisamente maggiori per l'intero intervallo di frequenze considerato.