Il Comune di Rogno ha deciso di aderire al Progetto con comunicazione ufficiale datata 30 Aprile 2013. A seguito dell’adesione, è stato possibile in data 5 Agosto 2013 prendere visione degli spazi ed eseguire alcuni rilievi fonometrici all’interno delle aule.
In particolare è stato richiesto un sopralluogo alla scuola materna e alla scuola primaria. In figura sono visibili gli estratti della zonizzazione acustica in vigore. Seppur entrambi gli edifici figurino in Classe II, quindi adeguatamente tutelati, le due situazioni sono decisamente differenti. Nel primo caso infatti, l’area adiacente è completamente compresa nella medesima classe acustica. La scuola elementare invece si trova verso nord, a ridosso di una stretta fascia di transizione subito seguita dalla classe IV imposta dalla via di comunicazione veicolare. Si raccomanda di perseguire l’obiettivo della bassa velocità (limitando però l’impiego di dossi, che provocano in genere frenate e accelerate in loro prossimità), così come laddove è possibile la riduzione della circolazione dei mezzi pesanti.
La scuola dell'infanzia di Castefranco
La sessione di misura del 5 Agosto 2013 ha anzitutto riguardato la scuola materna di Castelfranco. Essa si articola in uno spazio centrale aperto, in genere utilizzato dalla classe mezzana, in un ambiente molto ampio alla stesso piano occupato dalla classe dei grandi e in un ulteriore ambiente al piano rialzato con la funzione sia di aula per i piccoli che di spazio per la mensa. L’attenzione si è rivolta soprattutto su queste ultime due sale, che per la loro geometria consentono dei rilievi più precisi. Non sono stati determinati i requisiti passivi anche in virtù della disposizione dei locali e del contesto urbano in cui l’edificio è inserito. Si è ritenuto molto più importante concentrare l’attenzione sul fenomeno della riverberazione.
Per quanto riguarda l'aula dei piccoli, l'ambiente ha dimensioni circa pari a 6.10 x 5.80 x 2.90 m con un soffitto a doppia pendenza già trattato con pannelli 600 x 600 mm (apparentemente) di cartongesso. Non è stato possibile recuperare le informazioni relative all'intervento già eseguito.
Le misure del tempo di riverberazione hanno però evidenziato dei valori che pur non essendo drammatici, non soddisfano nessuno dei requisiti richiesti, oltre a mostrare un andamento piuttosto anomalo. Una possibilità è allora certamente quella di sostituire il controsoffitto esistente, con uno dalle caratteristiche morfologiche e acustiche note. Per contenere i costi, è possibile valutare l'ipotesi di mantenere la struttura di sospensione esistente, scegliendo le piastrelle fonoassorbenti delle medesima dimensione, ossia 600 x 600 mm.
Un'ulteriore possibilità, che può essere vista come integrativa o alternativa, è l'aggiunta di materiale fonoassorbente a parete. Considerando lo spazio poco esteso e la presenza delle decorazioni sulle pareti laterali, si consiglia di valutare un prodotto tessile che può essere serigrafato senza perdita di prestazioni acustiche, del tipo Perfetto Style di Isolmant. Naturalmente, questo tipo di prodotto, a maggior ragione se personalizzato, può raggiungere costi al metro quadro più elevati rispetto ai prodotti non personalizzati.
Il secondo ambiente dove è stato misurato il tempo di riverberazione è quello normalmente utilizzato per il gruppo dei bambini più grandi. Lo spazio è molto ampio e il volume complessivo è di circa 230 m3.
Il TR misurato è ancor maggiore del caso precedente, ma occorre tener conto che l’aumento di volume gioca un ruolo fondamentale e di questo si tiene conto anche nel conto dei valori di riferimento (l’unico a non subire variazioni è il BB93).
La soluzione più sicura ed economica è ancora una volta l’inserimento di un controsoffitto piano. Per massimizzare l’effetto benefico sarebbe opportuno allontanarsi dalla struttura esistente (e quindi abbassarsi) quanto più possibile. In questo caso, si potrebbe arrivare fino al limite superiore della finestra. Il vantaggio di questo tipo di intervento è quello, a fronte di una spesa contenuta, di influire su tutto lo spazio in modo omogeneo.
Un’alternativa potrebbe essere rappresentata dall’inserimento di pannelli sospesi, che in genere vengono apprezzati molto dal punto di vista estetico, ma che hanno un costo al metro quadro superiore.
LA BONIFICA
Con la collaborazione dell Istituzioni, è stata eseguita la bonifica di entrambi gli ambienti appena presentati. I rilievi di verifica sono stati eseguiti in data 11 settembre 2014.
L’intervento di bonifica eseguito nell’aula che usualmente ospita il gruppo dei piccoli e i bambini che si fermano durante l’ora di pranzo ha previsto la sostituzione dei pannelli posizionati a controsoffitto e l’inserimento di ulteriore materiale a parete. I prodotti utilizzati sono stati i pannelli Athena in lastre da 600 x 600 mm di Eurocoustic a soffitto e il rivestimento Perfetto Style della Isolmant per le pareti. In particolare il controsoffitto è stato posizionato in modo da essere completamente piano, senza la duplice pendenza presente in precedenza.
Le verifiche sperimentali eseguite il giorno 11 settembre 2014 hanno previsto una sessione di misure per la determinazione del tempo di riverberazione attraverso una sorgente di rumore impulsivo. Le prove sono state eseguite da personale specializzato e seguendo i criteri dettati dalla normativa di riferimento (UNI EN ISO 3382-2). I valori determinati e mediati nello spazio sono riprodotti nel grafico (linea spezzata viola). Nel medesimo diagramma è possibile confrontare i riferimenti di cui si è tenuto conto oltre che il miglioramento ottenuto rispetto alle misurazioni precedenti (dalla spezzata blu a quella viola per ciascun valore di frequenza). Si noti che l’asse delle ordinate è impostato su un valore massimo pari a 2.5 s per poterlo direttamente confrontare con quello relativo all’aula successiva.
In modo particolare, è ora possibile il rispetto non solo dei limiti legislativi, ma anche dei valori suggeriti dalla normativa italiana. Inoltre questo intervento è sufficiente anche a soddisfare le indicazioni fornite dal testo inglese per ambienti scolastici che ospitino uno studente audioleso per quasi l’intero intervallo di frequenze da considerare.
Una valutazione utile può essere fatta considerando i valori del coefficiente di assorbimento acustico apparente fornito dal produttore. In riferimento a quanto proposto inizialmente, si ricorda che gli interventi erano stati presentati come alternativi l’uno all’altro, dettati in primis dalla mancata conoscenza del prodotto che già era installato. È importante infatti sottolineare quanto i risultati ottenuti in via preliminare (con il vecchio controsoffitto) non soddisfacessero neppure le richieste legislative per la maggior parte delle frequenze d’interesse. Il pannello installato a parete (Isolmant Perfetto Style) non presenta le caratteristiche corrispondenti alla Classe A di assorbimento acustico (secondo quanto definito nella normativa europea EN ISO 11654). Questo implica che a parità di effetto, occorre un’estensione molto maggiore di tale prodotto rispetto ad uno di Classe A (come invece il controsoffitto installato). In altre parole, il miglioramento maggiore è stato ottenuto proprio dalla posa dei pannelli a soffitto. E per questo è di primaria importanza la scelta effettuata.
Il trattamento delle pareti può essere utile laddove il soffitto è di difficile bonifica (copertura in prefabbricato o altezza limitata) e comunque per limitare le riflessioni sulle pareti laterali.
Nel caso in esame, di una stanza che ospita un discreto numero di bambini in età inferiore ai 5 anni, l’importanza di ridurre la riverberazione al minimo è una scelta ottimale, non solo per gli scolari, ma anche per il personale.
Per quanto riguarda l’ambiente adibito agli scolari di età maggiore, anche in questo caso è stato installato un controsoffitto piano (Athena Eurocoustic in lastre 600 x 600 mm) e una fascia di pannelli a parete (Perfetto Style Isolmant ).
La posa del controsoffitto ha anzitutto ridotto notevolmente il volume complessivo dell’ambiente, elemento che già favorisce la riduzione della riverberazione. Il sistema d’illuminazione presente prima dell’intervento è stato integrato senza alcuna sostanziale modifica. Il posizionamento dei pannelli è stato tale da permettere la corretta apertura della finestra.
Anche in questo caso, le verifiche sperimentali sono state eseguite il giorno 11 settembre 2014 e hanno previsto una sessione di misure per la determinazione del tempo di riverberazione attraverso una sorgente di rumore impulsivo. Le prove sono state eseguite da personale specializzato e seguendo i criteri dettati dalla normativa di riferimento (UNI EN ISO 3382-2).
I valori così misurati e mediati nello spazio sono riportati di seguito.
Anche in questo caso, la bonifica ha permesso di soddisfare non solo i valori legislativi e normativi nazionali, ma di raggiungere anche le indicazioni inglesi per locali scolastici adibiti ad ospitare studenti ipoacusici.
La posa è stata correttamente eseguita, sia in corrispondenza della porta, sia per quanto riguarda il contenimento dei pannelli a parete. Si raccomanda di limitare il rivestimento dei pannelli a parete ed eventualmente di non usare cartelloni di carta patinata o cartone, che influirebbero sul corretto funzionamento dei pannelli fonoassorbenti, soprattutto in alta frequenza.
Dal punto di vista del miglioramento acustico, i lavori eseguiti sono certamente di notevole vantaggio per chi usufruirà del locale (tanto gli studenti quanto gli insegnanti).
La scuola primaria di via Giusti
La seconda fase dei rilievi del 5 Agosto 2013 ha invece riguardato gli ambienti della scuola elementare. In particolare, l’edificio si sviluppa in due strutture distinte collegate da una passerella esterna.
L’esperienza insegna che gli edifici costruiti fino agli anni ’80-’90 rispettano valori di isolamento acustico decisamente superiori rispetto ad alcune costruzioni degli ultimi anni in cui l’impiego di tecniche costruttive alternative ha talvolta portato a totali fallimenti dal punto di vista acustico. Per queste ragioni e per la necessità di ottimizzare l’esistente, si è deciso di procedere alla misura del solo tempo di riverberazione in un’aula dell’ala più datata, e invece, di eseguire un’intera sessione di rilievi in un’aula della porzione nuova.
Una fase importante del lavoro è certamente cercare di individuare il locale più idoneo per rendere meno difficoltoso possibile l’apprendimento di uno studente con deficit uditivo. La prima aula che verrà presa in considerazione è quella dell’edificio più datato. Essa è posta al primo (e ultimo) piano, all’inizio del corridoio e affaccia sul cortile interno.
Il TR misurato in occasione della sessione sperimentale mette comunque in evidenza la necessità di intervenire per migliorare le condizioni acustiche interne all'aula.
La soluzione più efficacie è l’inserimento di un controsoffitto piano, che però in tale condizione verrebbe montato a poca distanza dal soffitto esistente a causa del cassonetti (vedi caso di Pontoglio). Naturalmente anche il vetro sovraporta dovrebbe essere almeno parzialmente reso opaco (meglio se chiuso totalmente).
L’aula della porzione nuova è stata sottoposta invece ad una sessione di misure completa, che prevede:
In figura sono riportate alcune fotografie scattate durante i rilievi. In tale occasione è stato possibile notare alcuni aspetti importanti, tra cui:
Dal punto di vista dei requisiti acustici passivi, l’aula in esame ha fornito i seguenti risultati:
| Prestazione di base | Prestazione Superiore | Valore misurato | Note |
Descrittore dell’isolamento acustico normalizzato di partizioni fra ambienti adiacenti della stessa unità immobiliare, DnT,w [dB] | almeno 45 | almeno 50 | 44 | Dal locale adiacente a quello di interesse |
Descrittore dell’isolamento acustico normalizzato di partizioni fra ambienti adiacenti della stessa unità immobiliare, DnT,w [dB] | almeno 45 | almeno 50 | 31 | Dal corridoio |
Descrittore dell’isolamento acustico normalizzato di partizioni fra ambienti sovrapposti della stessa unità immobiliare, DnT,w [dB] | almeno 50 | almeno 55 | 48 | Dalla palestra posta al piano di sotto |
Descrittore del livello di pressione sonora di calpestio normalizzato fra ambienti della stessa unità immobiliare, L’nw [dB] | al massimo 63 | al massimo 53 | 69 | Dal corridoio |
Come si evince dai valori riportati, senza entrare nel merito dell’andamento in funzione della frequenza, le strutture edilizie non sono pienamente soddisfacenti in nessun caso. Questo aspetto però porterebbe ad un’analisi molto più invasiva e onerosa in termini anche economici. Al fine del progetto, si sottolinea solamente che i nuovi spazi male si accordano con l’esigenza di inserire una studente con deficit uditivo.
Per quanto riguarda il tempo di riverberazione, la presenza del trattamento a soffitto sicuramente migliora la situazione, ma esso non è comunque sufficiente al rispetto dei limiti legislativi. L'andamento misurato è un po' anomalo, soprattutto per l'innalzamento dei valori che si verifica in alta frequenza. Questo fatto però è anche molto più semplice da risolvere con l'inserimento (a parete ad esempio) di alcuni pannelli fonoassorbenti porosi a bassa densità.