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Domande frequenti sull'impianto cocleare



Che cos’è un impianto cocleare?

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E’ un dispositivo elettronico, molto sofisticato in grado di sostituire (se non completamente, in gran parte) la coclea (detta anche organo del Corti). Anche di fronte a una grave o totale distruzione dell’organo di Corti (cellule deputate alla ricezione degli stimoli sonori ), le informazioni acustiche trasformate in segnali elettrici, tramite l’impianto cocleare vengono inviate direttamente al nervo e da questo al cervello.

Come è fatto l’impianto?

L’impianto è formato da una parte esterna e da una interna impiantabile chirurgicamente. La parte esterna comprende:

  • un microfono

  • un piccolo computer (elaboratore dei suoni )

  • un trasmettitore (collegato al microfono e all’elaboratore dei suoni mediante un sottile cavo)

La parte interna:

  • un ricevitore

  • gli elettrodi (in numero variabile a seconda del modello di impianto).

Le dimensioni dell’impianto sono riportate nella figura in scala ridotta del 30% circa.

La parte interna, essendo di dimensioni ridotte, può essere impiantata anche in bambinimolto piccoli (1/2anni).

Come avviene il contatto tra parte esterna e interna?

Mediante un magnete (calamita ) alloggiato nel trasmettitore.

La parte interna è completamente sotto cute e non ha alcun contatto diretto con l’esterno.

Come funziona?

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Il microfono(1), avente una struttura analoga a quella di una protesi retroauricolare senzachiocciola, appoggiato all’orecchio, capta i suoni e li invia all’elaboratore dei suoni(2).Tale elaboratore, che si può tenere in tasca, elabora l’energia elettrica secondo un codicespeciale. L’energia arriva attraverso il microfono al trasmettitore(3) ,da questo al ricevitore(4),impiantato sotto la pelle in una nicchia dell’osso; quindi agli elettrodi inseriti all’interno della coclea(5). Gli elettrodi stimolano le fibre nervose del nervo acustico che a sua volta invia il messaggio al cervello. Ogni elettrodo dà una sensazione sonora diversa per frequenza (grave/acuta), per cui la parola può essere trasmessa (il nervo è normalmente composto da più di40.000 fibre!).

Che differenza c’è fra protesi acustica e impianto cocleare?

La protesi acustica amplifica i segnali acustici che stimolano le cellule nervose indennidell’orecchio interno: il paziente ad esempio avente residui uditivi solo sulle frequenze gravi, sentirà amplificati solo i suoni gravi. Non avrà ovviamente alcun beneficio dalla protesiin caso di sordità totale.

L’impianto cocleare converte i segnali acustici in segnali elettrici che, oltrepassando le strutture danneggiate dell’orecchio interno, stimolano direttamente il nervo acustico; in tal modo il paziente, pur avendo residui uditivi solo sulle frequenze gravi, percepirà anche i suoni medi e acuti.

A chi può servire l’impianto?

Alle persone, siano essi bambini o adulti, nati o diventati sordi, con una perdita uditiva totale o profonda in entrambi gli orecchi (fatta eccezione per alcuni casi specifici).

Tutti i sordi totali o profondi possono essere impiantati?

No. Esistono condizioni che devono essere rigorosamente rispettate:

  • il nervo acustico, sul quale si appoggiano gli elettrodi, deve essere in grado di trasmettere i suoni al cervello, la coclea, nella quale gli elettrodi vengono inseriti, non deve esseretotalmente struita da tessuto fibroso o osseo; di fronte a tale evenienza è possibile (ma non sempre) l’ "adattamento" di un impianto meno sofisticato avente però delle prestazionimeno efficaci.

  • il beneficio dato dalla protesi acustica deve essere nullo o comunque poco soddisfacente: il riconoscimento della parola con il solo canale uditivo deve essere uguale a zero o comunque molto scarso.

  • assenza di gravi handicap intellettivi o psicofisici, anche se la cecità è una indiscutibile indicazione all’impianto.

  • forte motivazione

  • aspettative adeguate

  • collaborazione del paziente e della famiglia nella fase di riabilitazione.

Quali esami si devono fare prima dell’impianto?

La selezione avviene dopo una serie di esami di tipo:

clinico:

  • test audiologici tradizionali (es. tonale, vocale, impedenzometrico, potenziali evocati, ecc.) .

  • valutazione protesica (beneficio apportato dalla protesi acustica, se in uso); qualora il soggetto, pur avendo dei residui uditivi fosse sprovvisto di protesi acustica, la valutazione verrà fatta dopo un periodo di sua applicazione e di stimolazione acustica intensiva.Nel bambino piccolo questo periodo non dovrà essere inferiore a 6/10 mesi.L’assenza di beneficio è uno degli elementi favorevoli all’impianto. La valutazione dellacapacità uditiva viene solitamente effettuata dal logopedista secondo un protocollo ben definito che si differenzia in rapporto alle prestazioni del singolo individuo.

  • test al promontorio per la valutazione della conducibilità del nervo. Il test consiste nell’invio di una micro-corrente elettrica di determinata intensità e frequenza sulla paretemediale dell’orecchio medio al fine di rilevare le sensazioni sonore recepite dal paziente. Nell’adulto questo esame risulta molto semplice (un sottile ago perfora il timpano anestetizzato) e rapido (10/15 minuti ). Il test risulta positivo anche quando esistono poche fibre nervose capaci di rispondere allo stimolo elettrico.

  • Tomografia computerizzata – TAC e/o risonanza magnetica : esami questi per la valutazione della pervietà della chiocciola.

  • Esami tradizionali per qualsiasi intervento in anestesia generale.

neuropsichiatrico:

  • esame delle funzioni cognitive (intelligenza)

  • esame delle funzioni percettive visive, visivo-motorie )

  • test di personalità

  • valutazione del sistema affettivo (ansia, depressione )

  • valutazione della motivazione all’impianto.

Il soggetto che si appresta all’impianto cocleare e eventualmente i genitori nel caso di paziente in età infantile devono avere ben chiari alcuni concetti:

  • l’intervento riduce ma non annulla la sordità

  • una riabilitazione intensiva post-impianto è indispensabile

  • impegno, fiducia e volontà sono le premesse per il raggiungimento del migliore risultato.

MAI l’impianto dovrà essere effettuato se questi concetti non saranno capiti e accettati.

logopedico:

  • valutazione della capacità uditiva

  • test di lettura del linguaggio o labiale

  • valutazione del livello di memoria

  • esame dell’aspetto fonetico, morfosintattico e lessicale del linguaggio (importantissimo nel bambino )

  • profilo psico-pedagogico.

Tutti gli esami vengono eseguiti in day hospitah, salvo casi specifici. Al termine degli accertamenti, l’equipe specialistica prenderà la decisione opportuna.

Quanto tempo bisogna aspettare per essere impiantati?

L’intervento può essere eseguito in qualsiasi momento; l’attesa è unicamente legata alla disponibilità dell’impianto e ovviamente dell’azienda ospedaliera.

L’impianto cocleare è un intervento chirurgico difficile?

No, per un otochirurgo esperto.

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Come si svolge l’intervento?

L’intervento che viene effettuato al microscopio in anestesia generale; contempla i seguenti momenti chirurgici:

  • incisione dietro e sopra l’orecchio

  • preparazione delle vie d’accesso alla cassa del timpano con individuazione della finestra rotonda, attraverso la quale gli elettrodi vengono inseriti nella coclea.

  • preparazione della nicchia per l’alloggiamento del ricevitore.

  • introduzione degli elettrodi

  • ricerca del riflesso stapediale per la valutazione della funzionalità dell’impianto

  • fissaggo del ricevitore e sutura.

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Quali sono i rischi dell’intervento chirurgico?

Sono gli stessi di qualsiasi operazione chirurgica sull’orecchio eseguita in anestesia generale. La letteratura mondiale segnala alcune complicanze: meningite, paralisi del nervo facciale (tutte di rara evenienza), qualche disturbo del gusto e dell’equilibrio, molto raramente un aumento degli acufeni. Se è doveroso mettere al corrente il paziente sulle possibili complicanze, è altrettanto importante sottolineare che gli aspetti negativi dell’impianto sono di minima incidenza e spesso risolvibili in breve tempo.

Dopo quanto tempo gli elettrodi vengono attivati?

Dopo 20/30 giorni. Già durante l’intervento chirurgico e prima della dimissione viene comunque effettuata una verifica del funzionamento degli elettrodi (rilievo importante anche dal punto psicologico per il paziente ).

Che cos’è il mappaggio?

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Con la parola "mappaggio" si intende la regolazione dell’impianto cocleare. Essa si basasulla ricerca della soglia uditiva minima e massima e sulla distribuzione in frequenza del segnale sonoro agli elettrodi attivabili. Le regolazioni si susseguono più o meno numerose nel tempo, al fine di adattare la percezione uditiva alle esigenze di ciascun soggetto.

Perché è indispensabile la riabilitazione?

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Perché la persona impiantata, diventata sorda, possa riadattarsi al nuovo mondo sonoro che si diversifica da quello conosciuto; perché il bambino, nato a diventato sordo prima dell’acquisizione della parola, possa imparare a ascoltare, a analizzare e interiorizzare il suonoper sviluppare il linguaggio verbale.

Le sedute vengono eseguite dal logopedista mediante esercizi di stimolazione uditiva graduati indifficoltà. Il soggetto impiantato sarà allenato a percepire dapprima i suoni e i rumori ambientali (campanello della porta, trillo del telefono, cinguettio degli uccelli, abbaiare del cane, voci, musica, ecc. ), poi a identificare la prosodia del discorso (durata, ritmo, intonazione, accentazione, ecc.), infine le parole e le frasi. Nel bambino la terapia logopedica verràeseguita utilizzando suoni molto semplici, parole di uso adeguato all’età; il tutto presentato come gioco, facendo ricorso quindi a giocattoli, a figure o disegni bene illustrati.

Quanto tempo dura la riabilitazione?

Le sedute (della durata di 1 ora circa) sono inizialmente giornaliere, indi bisettimanali ebimensili per le persone che abitano vicino al Centro. Ulterioricontrolli avverranno a scadenze prefissate. Trattandosi di bambini èovvio che la terapia sarà più intensiva e protratta neltempo.

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Iguasti all’impianto sono frequenti?

No, sono dell’ordinedel 2%. I più ricorrenti riguardano il "cordino" eil trasmettitore. Un guasto alla parte interna (rarissimo ) comportaun nuovo intervento chirurgico.

Chiporta l’impianto quali precauzioni deve avere?

Quando si lava i capellinon sfregare con troppa forza la zona chirurgica, non bagnare laparte esterna dell’apparecchiatura, non farla cadere olasciarla vicino a fonti di calore, disattivare l’impianto nelpassaggio attraverso porta magnetizzate. Dal punto di vista clinicol’impianto permette di sottoporsi a RM e altri esami analoghicon qualche precauzione.

Potròfare attività sportiva?

Sì, se gli sportnon comportano urti al capo ( calcio, lotta, ecc. ); solo per alcunisport (nuoto, salto, ecc.) è ovviamente indispensabiletogliere la parte esterna.

Quantocosta l’impianto?

40/45 milioni;l’assistenza pre e post chirurgica è a totale caricodell’USSL.

Quantianni può durare l’impianto?

In teoria per tutta lavita. Il materiale che costituisce la parte interna dell’impiantonon è soggetto a usura ed è compatibile con i tessuticircostanti. I progressi tecnologici riguardano sostanzialmente laparte esterna, suscettibile di una migliore strategia di codifica edi miniaturizzazione. In tal caso il paziente potràbeneficiare di questi elementi mediante una semplice sostituzione deldispositivo esterno.

Ilnumero di elettrodi di cui un impianto è dotato influiscesulle sue prestazioni?

No. E’ importanteche per ogni impianto sia introdotto nella coclea il maggior numerodi elettrodi e che questi siano regolati in modo tale da trasmetteresensazioni diverse in frequenza.

C’èun limite di età all’impianto?

No. Sono stati impiantatibambini di 8/10 mesi e anziani di 85 anni.

Perchéè importante impiantare precocemente un bambino nato odiventato sordo nei primi anni di vita?

Perché i primi annidi vita sono i più importanti per lo sviluppo non solo dellinguaggio, ma anche di tutte le funzioni neurosensoriali; questoperiodo rappresenta infatti la fase di massima plasticitàcerebrale.

Sipuò prevedere il beneficio dell’impianto?

Solo in parte, perchémolti sono i fattori che ne condizionano il risultato.

Fattori positivi certi:

  • ilmomento di insorgenza della sordità (a favore delle personediventate sorde )

  • ladurata della sordità (che deve essere breve )

  • lacausa della sordità

  • laquantità di fibre nervose residue nell’orecchio interno(sopravvivenza neurale )

  • ilnumero di elettrodi inseriti

  • il loroposizionamento nella coclea.

e nel bambino:

  • l’etàal momento dell’impianto (più precoce èl’intervento migliori sono i risultati )

  • iltipo di riabilitazione (privilegiato l’oralismo )

  • ilsupporto famigliare

  • il tipo dicomunicazione.

Altri fattori non hannoinvece un sicuro valore prognostico come il livello intellettivo eculturale, il sesso.

Conl’impianto si riacquista un udito normale?

No, l’impianto nonsostituisce l’orecchio normale. Questo concetto deve esserechiaro fin dal primo approccio.

Qualisuoni e rumori dell’ambiente potrò sentire?

Secondo quanto riferisconoi soggetti impiantati, tutti o quasi tutti: i passi, le voci, iltrillo del telefono, il campanello della porta, le sirene, i fischi,il cinguettio degli uccelli, il vento, ecc. Inizialmente i suonisembreranno molto simili tra di loro; con l’allenamento el’esperienza si faranno più chiari e differenziati

Comesentirò la mia voce?

Diversa da come lei laricorda (se è diventato sordo); diversa da come lei laimmagina (se nato sordo). Dopo qualche settimana in modo piùnaturale; il sistema uditivo si adatta molto facilmente a questinuovi parametri acustici.

Comesentirò la voce degli altri?

I pazienti impiantatidiventati sordi dicono che il timbro della voce altrui non sidifferenzia molto dalla realtà: E’ possibile findall’inizio distinguere le varie voci sia maschili chefemminili.

L’impiantoaiuta a controllare la propria voce?

Sì; il soggetto èin grado di capire se parla troppo forte o piano e di adattare lapropria voce al rumore ambientale.

Lavoce del bambino sordo dalla nascita si modifica con l’impianto?

Più ci si allontanadalla data di nascita più difficili sono i miglioramenti; ilbambino impiantato precocemente (2/3 anni) impara spontaneamente, tramite l’impianto, a controllare non solo la propria voce ma anche l’articolazione.

Come sentirò le parole?

Più del 50% deipazienti impiantati è in grado, senza lettura labiale, diriconoscere un numero abbastanza elevato di parole e frasi ( al 20 al95%). Nella conversazione, soprattutto in ambiente rumoroso e con piùpersone, è quasi sempre indispensabile l’aiuto visivo.

Sipotrà usare il telefono?

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Il beneficio dell’impiantorispetto al telefono è molto variabile; tutti gli impiantatipossono sentire il trillo, il segnale di libero e occupato, la voce,la durata del discorso. Non altrettanto bene per la parola. In basealla nostra esperienza possiamo dire che il 35% dei pazienti puòsostenere una conversazione telefonica con qualsiasi persona, il 47%con persone famigliari, il 18% può comunicare secondo uncodice prestabilito.

Potròseguire meglio la televisione?

Sì, quandol’annunciatore appare sul video e parla la propria lingua;diversamente l’impianto aiuta poco a causa del doppiaggio deifilm e dell’interferenza dei rumori di sottofondo.

Potròapprezzare la musica?

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Il paziente che ha avutoprecedenti esperienze sonore riferisce che la musica viene percepitaanche se in modo diverso dalla normalità.

L’impiantopuò avere effetti positivi per quanto riguarda gli acufeni?

Molti riferiscono che gliacufeni si riducono o scompaiono completamente.

Lacapacità di ascolto migliora fin dai primi giorni?

Sì, però conritmi diversi da una persona all’altra. L’adulto che haavuto in passato un udito normale si adatta più rapidamente emeglio al segnale elettrico raggiungendo i migliori risultatinell’arco di 12/18 mesi. Anche nel bambino piccolo (2/4 anni),nato sordo o diventato tale prima dell’acquisizione dellaparola, il beneficio a livello di percezione uditiva si evidenzia findall’inizio, non altrettanto per soggetti più grandipreverbali. Ciò nonostante il "sentire" rappresentaanche per questi pazienti, immersi nel silenzio dalla nascita, unameravigliosa esperienza.

Qualunquesia il beneficio sul piano uditivo, migliorerà lacomunicazione?

Sicuramente. Ci sonopersone impiantate che, pur identificando poche parole con il solocanale uditivo, non hanno alcuna difficoltà a conversarequando guardano in viso l’interlocutore.

Oltreil beneficio uditivo, quali sono gli altri benefici dell’impianto?

I benefici vengonovalutati sulla base di diversi parametri di misura: le prestazioniuditive, lo sviluppo del linguaggio, la qualità della vita, ilgradiente soggettivo di soddisfazione nei riguardi dell’impiantostesso.

Il miglioramento dellaqualità della vita, inteso come benessere psicologico, socialee fisico, sembra essere uno degli aspetti maggiormente apprezzati daiportatori di impianto cocleare. Il soggetto sordo, tolto dal silenzioil più delle volte angosciante che lo ha indottoall’isolamento, riacquista sicurezza, fiducia in se stesso,maggiore autonomia e ritrova la forza e il desiderio di comunicare,di sentirsi parte integrante della società.



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